Cecina
E' difficile raccontare in poche righe l'amore che ogni cecinese prova verso l'A.S. CECINA 1924, un legame indistruttibile tra città e squadra che non conosce categoria, infatti non importa quale campionato stiano affrontando i rossoblu e chi sia l'avversario di turno, perchè è sempre il CECINA quello che scende in campo e che và sostenuto. Oggi ovviamente siamo nell'era della pay-tv che ti porta fin dentro casa il grande calcio, ed oltre a questo ovunque in Italia (Cecina purtroppo compresa), stiamo assistendo ad un disamore verso la propria città, con le nuove generazioni che sembrano sempre più dare importanza a cose banali, dimenticandosi quanto sia bello sentirsi parte di un gruppo e condividere insieme emozioni e sensazioni che solo chi vive la curva ed ama i colori della propria squadra può provare. Sia al vecchio stadio "Littorio" che al comunale (da pochi anni intitolato a Loris Rossetti), il pubblico cecinese è sempre stato determinante, diventando famoso già negli anni 30 per il proprio calore (spesso anche troppo), che trasformava in una bolgia ogni incontro casalingo dell'A.S. CECINA. Tanti sarebbero gli episodi da raccontare, dalle risse furibonde con invasioni di campo degli anni precedenti alla seconda guerra mondiale, fino alla trasferta di San Frediano nel campionato di promozione del 1952, quando oltre 2.500 cecinesi invasero il piccolo paese pisano; passando per i derby sempre vinti sul piano del tifo contro i cugini solvayni, ai derby con il Livorno degli anni 90 , fino ad arrivare ai giorni nostri con alti e bassi ma con una costante presenza ovunque del pubblico di fede cecinese. Il fenomeno del tifo organizzato nasce a Cecina nel 1974, anno in cui vede la luce il "Club Rossoblu", una via di mezzo tra un normale club di tifosi ed un gruppo Ultras, infatti questo club organizzava il tifo casalingo con bandiere, tamburi e coreografie (ovviamente nei limiti di quegli anni, dove anche nelle grandi città il movimento Ultras era agli albori), e si occupava dell'organizzazione delle trasferte, che spesso venivano effettuate con "carovane" di auto. Il "Club Rossoblu" crebbe a dismisura creando entusiasmo soprattutto tra i giovani arrivando a sottoscrivere 506 tessere, numero incredibile per una realtà piccola come quella di Cecina, considerando anche il fatto che in quegli anni i rossoblu facevano la spola tra promozione e serie D (non esisteva il campionato d'eccellenza tra i due). Tra le trasferte più riuscite organizzate dal "Club Rossoblu", ci preme ricordare quella della stagione 1975/76, dove circa 3.000 cecinesi raggiunsero Piombino per la sfida decisiva del campionato di promozione, che diede la vittoria proprio al Cecina che tornò in serie D tra il tripudio dei propri sostenitori, i quali per l'occasione prepararono una splendida coreografia. Nel gennaio del 1981 si ha la svolta che renderà il tifo cecinese ancora più organizzato e caloroso, infatti sulla scia di ciò che stà succedendo nelle grandi città, anche a Cecina nasce il primo vero gruppo Ultras: le "Brigate Rossoblu". Le "Brigate" nascono dalla costola più giovane del "Club Rossoblu", ed appendono per la prima volta il loro striscione in occasione della partita Cecina-Velletri del campionato di serie D del 1981, organizzando subito una bella coreografia, facendo intendere che il loro modo di tifare era diverso da quello delle "Club Rossoblu", infatti i cori erano più continui, il tutto era più organizzato, ed anche il modo di porsi verso gli avversari era diverso: rispetto per chi rispetta, nessun riguardo verso chi non rispetta. Le "Brigate" diventano in breve tempo un gruppo molto apprezzato nel panorama Ultras toscano di quegli anni, ed anche fuori regione si fanno valere, appendendo il proprio striscione col teschio addirittura nelle trasferte in Sardegna! In quegli anni nascevano anche il club "Fedelissimi" con sede al Bar Fiorenza ed il club "Sportivi" con sede al Bar Cecina, che affiancavano il "Club Rossoblu" nel tifo moderato, mentre quasi tutti i giovani seguivano con ammirazione le "Brigate", che dimostravano il loro valore in tutti i campi calcati dall'A.S. CECINA 1924. Negli stessi anni fecero una piccola apparizione come gruppi Ultras gli "Eagles" ed i "Kaos", nati col mito degli "Hooligans" inglesi, ma altri 2 gruppi erano troppi e si rischiava di disunire il tifo, allora si cercò di arrivare ad una soluzione che accontentasse tutti, infatti nel 1985 dalla fusione tra i gruppi nacque il "Commando Ultrà". Inizialmente gli " Eagles " non aderirono, ma poi trovandosi isolati decisero di abdicare dopo aver anche perso il loro striscione che prese "misteriosamente" fuoco mentre era appeso alla balaustra, durante una trasferta. Nel 1987 inizia un ricambio generazionale tra gli Ultras cecinesi, ed in gradinata arrivano tante nuove leve con idee ben chiare, e nel 1987 nascono i " Boys "ed i " Supporters ", quindi ancora una volta il discorso del gruppo unico viene archiviato. Ormai il "Commando Ultras" e le "Brigate Rossoblu" erano sul viale del tramonto e chi aveva fondato i due gruppi si accorse che solo con il dialogo con le nuove leve si poteva creare qualcosa d'importante, e questo accadde nell'agosto del 1989, quando insieme ad alcuni ragazzi appartenenti ai "Boys", fondarono la "Gioventù Rossoblu". Questo gruppo segnerà da quel momento una nuova importante era per tutti gli Ultras cecinesi. I fondatori della "G.R.B." aprirono subito un dialogo con i "vecchi" della gradinata e in poco tempo questo nuovo gruppo assorbì tutti gli altri diventando l'unico gruppo Ultras di Cecina. Proprio nel 1989 si scioglie però il "Club Rossoblu", e questo lasciò un grosso vuoto in tutti i tifosi cecinesi, Ultras compresi, visto che il tutto era nato proprio da quel club. La "G.R.B." cambia subito collocazione all'interno dello stadio cecinese, spostandosi nell'appena costruita gradinata nord,che segnerà il periodo più felice della storia Ultras rossoblu, e lo striscione con il "legionario" diventa subito il punto di riferimento per tutti i giovani cecinesi; erano gli anni della promozione del Cecina in serie C2 e l'entusiasmo era alle stelle, nonostante la squadra navigasse sempre nelle zone basse della classifica la "G.R.B." sottoscriverà circa 200 tessere.Accanto allo stricione della "G.R.B." appariva quello con la scritta "Ultras Cecina", che non era un gruppo, ma che stava appunto a sottolineare che gli unici Ultras cecinesi erano quelli della "Gioventù", in quegli anni ogni istante sarebbe bello da raccontare, gli avversari si chiamavano: Alessandria, Novara, Pro Vercelli, Prato, Livorno, Pistoiese, Massese, Siena, Triestina, Ternana, Treviso, L'Aquila, Teramo, Rimini,Giulianova, ecc..., lo striscione con il "legionario" era appeso ovunque e la tifoseria cecinese era tra le più rispettate della serie C2. La Gioventù si sciolse nel 2010, con il fallimento della società, senza seguire quella nuova poiché non considerata la vera erede. Lo Sporting Cecina 1929 riparte dalla Terza Categoria ed è seguito sin da subito dai Cani Sciolti e dagli Ultimi Rimasti, due gruppi che si ritrovano dietro lo striscione Curva Nord. La loro presenza si fa ben rispettare ma vengono falcidiati da Daspo dai 3 ai 5 anni, portando il gruppo all'autosospensione. Dalla stagione 2019/20 in Promozione, grazie a nuove leve volenterose, lo striscione torna a presenziare. Le rivalità principali (oltre a quelle di campanile quali Piombino e Rosignano) si ritrovano nei confronti di Poggibonsi, Carpi e Pontedera; ben più "antiche" quelle nei confronti di Rimini, Alessandria e Giulianova. In passato la tifoseria cecinese era gemellata con quella del C. S. Lebowski e del Frascati: oggi non lo sono più ma rimane amicizia e rispetto, così come nei confronti dei triestini e dei BXL Boys di Bruxelles.
NASCITA: 1974 (Club Rossoblu) 1981 (Brigate Rossoblù)
GRUPPI PRINCIPALI ATTUALI: Curva Nord Cecina
GEMELLAGGI-AMICIZIE: - C. S. Lebowski, Frascati
RIVALITÀ PRINCIPALI: Poggibonsi, Carpi, Pontedera, Piombino, Rosignano
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